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al testo di Adielle
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E' un'equazione belligerante la pillola del mattino conduce a morte certa nel bugiardino la statistica poi, in controfase, è una disamina su come corrompere la vecchiaia al mare: due granelli di sabbia, una sedia a rotelle la corrente passeggera dei parenti in visita nuziale, un albergo a ore le onde spazzano via idee mortali. Consiglio che mi viene da più parti, luogotenenti che si fanno vivi sotto mentite spoglie, quando muoio un po', come i poeti di una volta cui mi collega una vita solitaria e la malattia mentale. La mia parte intollerante, lasciva e senza morale si palesa in brevi contorti pensieri che combatto con tutte le mie forze dall'esterno non si vede niente e nessuno canterà le mie battaglie forse un cappello apotropaico e un paio d'occhiali. Domani mattina mi consegnerò alla psichiatra basta metterlo nel titolo per avere un maggiore numero di lettori del solito. Quando le cose più belle, per me, le ho scritte per una ragazza che non m'ama affatto, frutto della mia immaginazione febbrile ed è lì che risulto più malato, dove confido nell'essere umani. Devo abbandonare i luoghi pubblici della contemporaneità a meno che non possa presenziare in contumacia, per interposta persona. Solo con un cane è la mia destinazione, senza legami di sentimento nell'età matura del mio sconforto. Chi oserà venire a prendermi dal mio degradare a foglia morta? Non ho speranza che non possa disinnescare a rigor di logica e tremo alla frontiera.
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